
La sepsi è più letale dell’Hiv. Uccide 10 volte di più
Italia, in 13 anni oltre 30 mila morti per sepsi
Famoso è il caso di Beatrice Vio, detta Bebe, fiorettista paralimpica di 19 anni, che perse gli arti a seguito di una crisi settica causata dalla meningite che l’aveva colpita. Ma di casi come quello della campionessa di scherma purtroppo nel mondo ce ne sono tanti: circa 30 milioni l’anno, 9 dei quali perdono la vita. A denunciare la gravità del fenomeno, gli esperti della Global Sepsis Alliance in occasione della Giornata Mondiale della Sepsi che si tiene ogni anno il 13 settembre.
Per rendere un’idea di quanto sia pericolosa, basti pensare che è più letale dell’Hiv, che fa ogni anno 7-800 mila morti. Inoltre, la sepsi non risparmia nessun paese. Infatti è statisticamente provato che ogni nazione è a rischio, compresa l’Italia che in controtendenza rispetto ad altri paesi ha registrato un aumento del fenomeno. Il rapporto Osservasalute parla infatti di un incremento, in Italia, di circa 30 mila morti sepsi-correlate in più rispetto a 13 anni fa. Si è passati da 18.668 del 2003 a 49.301 del 2016, causando peraltro alti costi di ospedalizzazione e spese sanitarie in generale. Il 75% di questi casi si riscontra negli anziani, specialmente a causa delle difficili condizioni di salute già esistenti.
Migliore invece la situazione in altri paesi. “Il tasso di mortalità – sottolinea Konrad Reinhart, presidente dell’Alleanza – è calato fino al 20% grazie a una serie di azioni in Australia, Gran Bretagna, Usa ma anche in paesi a medio reddito come il Brasile. Noi chiediamo a tutte le nazioni di impegnarsi per ridurre di un quinto le morti per sepsi entro il 2025. Per riuscirci servono sufficienti strutture per il trattamento e la riabilitazione, così come operatori formati disponibili per i pazienti con sepsi”.
Cosa è la sepsi
La sepsi, conosciuta anche come setticemia, costituisce una grave risposta sistemica dell’organismo alla batteriemia o a un’altra infezione, ed è associata alla disfunzione o all’insufficienza di organi vitali. Lo shock settico consiste nell’abbassamento eccessivo della pressione arteriosa, potenzialmente letale, e nell’insufficienza di organi causata dalla sepsi.
Il sito dedicato alla giornata dalla Global Sepsis Alliance, specifica come la sepsi sia causa di morte in quasi il 50% dei casi e sottolinea come anche infezioni banali possano portare alla setticemia. Per esempio, una semplice influenza, battere o fungo. Il fenomeno, inoltre, dicono gli esperti, è collegato alla resistenza agli antibiotici, perché aumenta la diffusione delle infezioni e rende più difficile farle guarire.