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Conservare una vita sessuale anche dopo un tumore

La nascita di un percorso andrologico personalizzato, progetto del Dipartimento di Urologia del Pascale – contestuale all’apertura di un ambulatorio di andrologia oncologica all’Istituto napoletano – significa presa in carico totale di una tipologia di pazienti che ha necessità di prendere coscienza della malattia e di accettare una nuova sessualità. L’ambulatorio è rivolto ai pazienti sottoposti a chirurgia o radioterapia pelvica, in particolare agli uomini trattati per tumore alla prostata, alla vescica e al colon-retto, con l’obiettivo di preservare e recuperare la loro funzione sessuale.

Napoli, al Pascale nasce percorso andrologico personalizzato

La mission del progetto è quella di guarire dalla malattia tumorale senza perdere una qualità di vita ottimale. L’ambulatorio non ha, infatti, solo uno scopo riabilitativo, ma anche preventivo, per il paziente e per la coppia. La presa di coscienza della malattia e l’accettazione di una nuova sessualità, sono aspetti fondamentali, il primo passo che un malato può compiere per gestire la malattia; oltre ai fattori che dipendono direttamente dal tipo di trattamento scelto, infatti, i fattori di natura psicologica influiscono molto sul processo di guarigione.

Così Sisto Perdonà, direttore del reparto di Chirurgia Oncologica Urologia dell’Istituto Nazionale Tumori Fondazione G. Pascale di Napoli, sull’inaugurazione del nuovo percorso andrologico personalizzato, progetto del Dipartimento di Urologia del Pascale e l’apertura di un ambulatorio di andrologia oncologica all’Istituto napoletano.

Obiettivi ambulatorio di andrologia oncologica

Conservare una vita sessuale anche dopo un tumore è proprio la mission del Percorso andrologico personalizzato.

L’ambulatorio è rivolto ai pazienti sottoposti a chirurgia o radioterapia pelvica, in particolare agli uomini trattati per tumore alla prostata, alla vescica e al colon-retto, con l’obiettivo di preservare e recuperare la loro funzione sessuale.

Presa in carico vuol dire occuparsi del paziente in tutte le sue problematiche. Il modello Pascale si va sempre più orientando in questa direzione (Attilio Bianchi, direttore generale dell’Istituto dei tumori di Napoli)

I tumori che colpiscono gli organi riproduttivi possono avere ripercussioni sulla vita sessuale. Durante l’intervento esiste, infatti, un rischio abbastanza elevato di danneggiare i nervi e le arterie che avvolgono la prostata, provocando così un diminuito afflusso di sangue all’organo riproduttivo da cui possono conseguire disturbi dell’erezione.

Molti malati hanno difficoltà a parlare con il proprio medico di questioni personali. Superando questo limite si possono ridurre molti effetti collaterali delle terapie e adottare soluzioni per la maggior parte di questi problemi.

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