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Ondate di calore e persone a rischio. Come assisterli?

Ogni anno le ondate di calore mettono a dura prova l’organismo. A soffrirne di più sono le persone a rischio: bambini, anziani e donne in gravidanza. Sul sito del Ministero della Salute è possibile trovare le linee guida destinate a chi si prende cura di loro, attraverso interessanti opuscoli e poster.

Sintomi del caldo

L’alta mortalità causata dal caldo e dall’umidità, specie nelle grandi città, ha portato il Governo a costituire, ormai da molti anni, una sezione on-line dedicata proprio al fenomeno. Bollettini delle ondate di calore sempre aggiornati e opuscoli da scaricare destinati a tutte le categorie di persone sono disponibili sul sito del Ministero della Salute.

Particolare attenzione è rivolta alla fascia degli anziani, soggetta a ricoveri in ospedale e decessi proprio a causa del caldo eccessivo. L’organismo di un anziano spesso non è in grado da solo di regolare la temperatura cutanea attraverso il sudore, come avviene normalmente. Inoltre, non tutti sono in grado di reidratarsi correttamente dopo avere perso numerosi litri di acqua e sali minerali.

Assistere un anziano vuol dire imparare a riconoscere i sintomi della sofferenza dovuti al caldo e prevenirne i malesseri. Seguendo le linee guida del Ministero ci sono dei segni più o meno gravi che vanno avvertiti in tempo. Fanno parte dei sintomi meno gravi: la comparsa di crampi, eritemi, papule e riduzione di piccole attività quitidiane. Sono invece da considerare più gravi: confusione mentale, mal di testa, convulsioni, aumento della temperatura della pelle.

Come prevenire i malesseri

Esistono delle precauzioni che è possibile adottare prima della comparsa dei sintomi del malessere. È possibile infatti agire sia sull’ambiente che sulle abitudini di vita e la cura della persona.

Per ciò che concerne l’ambiente i consigli riguardano l’uso di climatizzatori e ventilatori. In caso di utilizzo del primo, si consiglia di mantenere una temperatura tra i 24° e 26° C. Mentre, secondo le vecchie raccomandazioni il ventilatore non andrebbe usato con temperature superiori ai 32°. In realtà, è recente lo studio di ricercatori australiani che sostengono il contrario in caso di caldo umido. Il ventilatore ridurrebbe infatti lo stress cardiovascolare. Confermata la sua pericolosità in caso di caldo secco. Le stanze andrebbero areate di notte e chiuse di giorno. Evitare di fare uscire l’anziano nelle ore più calde e quindi di solito dalle 11 alle 18.

Per quanto riguarda l’aspetto alimentare, deve essere vario come sempre, con particolare riguardo alle bevande alcoliche, ghiacciate, gassate e zuccherate. Andrebbero del tutto evitate, ma se impossibile che almeno ne siano ridotti i quantitativi.
Sulla scelta degli abiti, è preferibile fare indossare vestiti leggeri di cotone o di lino e poco colorati, perchè attirano di meno i raggi solari.

Ridurre i rischi delle ondate di calore

Oltre alle raccomandazioni per prevenire i malesseri, è utile sapere contrastare le emergenze, dovute alle vere e proprie ondate di calore.

  • aumentare il controllo degli ambienti
  • fare assumere non meno di 2 litri di liquidi, tra acqua, spremute di frutta e integratori
  • sospendere qualsiasi attività fisica
  • fare spugnature
  • controllare la temperatura corporea e la comparsa di eventuali sintomi di malessere
  • usare climatizzatori

Attenzione alla conservazione dei farmaci

Al di là della stagione, particolare attenzione va rivolta alla conservazione dei farmaci. Ma in particolare in l’estate, quando le alte temperature ne possono comprometterne le caratteristiche. Primo, bisogna conservarli sempre nella loro confezione originale e poi, se indicato dal bugiardino eventualmente in frigorifero. Mai nel freezer.

In caso il proprio assistito stia molto male è necessario chiamare il 118.

Autore /

Siciliana d'origine, sono nata e cresciuta nel capoluogo di provincia più alto d'Italia, Enna. Una laurea in Giornalismo, una specializzazione in riprese e montaggio video e un diploma come Infermiera Volontaria della Croce Rossa Italiana. Dal 2008 sono iscritta all'Ordine dei Giornalisti. Lavoro come giornalista, videomaker, OSSS e mamma. Credo nel lavoro di squadra, nella forza del web, nella determinazione e professionalità. Creativa e avida di conoscenza, coltivo molti interessi. Non sopporto i “furbetti". Adoro confrontarmi con gli altri e mettermi alla prova, sul lavoro e nella vita privata.