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Malattie cardiache e cancro le principali cause di morte

Le malattie cardiache e il cancro si confermano le principali cause di morte in Europa. È quanto emerge da un’indagine Eurostat, Istituto di statistica europeo, pubblicata nei giorni scorsi.

I tassi di mortalità sono tuttavia scesi nell’ultimo decennio, così come la mortalità infantile, ma è scesa anche, seppur di poco, l’aspettativa di vita.

Europa cancro e malattie cardiache le prime cause di morte

Eurostat, Istituto di Statistica europeo, ha pubblicato una dettagliata ricerca sulle morti in Europa. Sono state prese in esame le principali cause, i tassi di mortalità, le differenze per genere, l’aspettativa di vita e la mortalità infantile.

L’indagine ha confermato i dati precedenti sulle cause di morte: al primo posto rimangono cancro e malattie cardiocircolatorie, mentre al terzo posto troviamo le malattie respiratorie.

I dati mostrano una progressiva riduzione dei tassi di mortalità negli ultimi 10 anni,  così come una crescente riduzione della mortalità infantile.

Le principali cause di morte in Italia

La prima causa di morte in Italia rimangono le malattie cardiovascolari, seguite dalle neoplasie e dalle malattie del sistema respiratorio. Negli ultimi anni si sono ridotte le morti per malattie cardiovascolari, ma sono progressivamente aumentate le morti per altre cause.

L’aumento maggiore si è registrato per il Parkinson, dove negli ultimi 5 anni le morti sono aumentate del 49%, mentre sono crollate le morti per HIV del 46%.

All’Italia spetta però il primato per il più alto numero di decessi per epatite di tutta l’Unione Europea, di neoplasie del fegato e di malattie del sangue (linfomi e leucemie). E’ infatti al secondo posto in Europa per mortalità per Malattia di Hodgkin  e linfomi.

L’Italia si piazza invece agli ultimi posti per morti da cause esterne come cadute, suicidi, avvelenamenti e aggressioni.

Cause di morte in Italia

Aumento della mortalità e cause di morte

Nonostante il calo delle morti nell’ultimo decennio, secondo l’indagine Eurostat nel 2017 si è registrato un aumento delle persone morte: è stato infatti registrato il numero di decessi più alto degli ultimi anni.

Le principali cause di morte si confermano le malattie cardiocircolatorie  e i tumori maligni, mentre la terza causa di morte in Europa risultano le malattie respiratorie, che comprendono polmonite e malattie respiratorie croniche.

Nonostante l’incremento del 2017, nell’ultimo decennio il tasso di mortalità si è ridotto del 10,5% per tumori negli uomini e del 5% per le donne. Le principali tipologie di tumore che risultano mortali sono quelle che colpiscono trachea, bronchi e polmoni, intestino, mammelle, pancreas, prostata e stomaco. Fra i tumori, le morti per carcinoma mammario nelle donne è diminuito del 8,0%, la maggiore riduzione rispetto a tutte le altre tipologie di tumore.

Anche le morti per cardiopatie ischemiche si sono ridotte, con tassi di mortalità ridotti del 29,1% per gli uomini e del 35,2% per le donne. Fra le cause cardiache sono comprese quelle legate all’ipertensione, al colesterolo, al diabete e al fumo. L’Italia è risultata essere tra i paesi con i più bassi tassi di mortalità per cardiopatia ischemica insieme a Francia, Spagna e Paesi Bassi.

I tassi di mortalità per malattie del sistema nervoso sono aumentati notevolmente, con un incremento del  29,6% per gli uomini e del 33,1% per le donne.

In linea generale, i tassi di mortalità risultano più alti per tutte le patologie negli uomini e più bassi nelle donne, ad eccezione del tumore alla mammella.

Cause di morte in Europa

Aspettativa di vita

Nel complesso, tra il 2002 e il 2017, l’aspettativa di vita in Europa è aumentata di 3,2 anni, da 77,7 a 80,9 anni, e l’incremento è stato di 2,6 anni per le donne e 3,8 anni per gli uomini. Nell’ultimo anno si è però registrata una riduzione dell’aspettativa di vita, seppur minima: per le donne si è passati a 83,05 anni (0,1 in meno rispetto all’anno precedente) e per gli uomini 78,3 (0,1 in meno rispetto all’anno precedente).

I ricercatori di Eurostat dichiarano tuttavia che non è possibile comprendere se la riduzione dell’aspettativa di vita osservata tra il 2016 e il 2017 sia solo temporanea o se la riduzione continuerà negli anni successivi.

Fra i paesi membri continuano ad esserci notevoli differenze di aspettativa di vita: si passa infatti dai 69,8 anni della Lettonia per gli uomini, agli 80.8 dell’Italia. In linea generale, in tutta Europa, l’aspettativa di vita rimane più alta per le donne.

Aspettativa di vita alla nascita

I dati sull’aspettativa di vita alla nascita mostrano un progressivo miglioramento nel corso degli anni; ciò è dovuto alla riduzione della mortalità infantile, grazie al miglioramento delle conoscenze in ambito medico e sanitario. I risultati sono anche secondari ad un progressivo innalzamento del tenore di vita, e a migliori stili di vita e di istruzione.

Solo negli ultimi 20 anni, i dati sulla mortalità infantile si sono dimezzati, con i tassi più bassi a Cipro e in Finlandia.

Suicidio e morti per trasporto

Il suicidio è la principale causa di morte esterna, insieme agli incidenti nel trasporto. I ricercatori di Eurostat ritengono che il tasso di suicidio sia spesso sottostimato, mentre risulta essere un dato importa per valutare le problematiche sociali.

Il tasso di suicidi più basso si è registrato a Cipro e in Grecia, ma anche in Italia, Regno Unito e Spagna.

Il numero dei morti per trasporto è risultato inferiore a quello per i suicidi con i tassi più bassi registrati in Regno Unito, Svezia e  Irlanda.

Under 65

Fra gli under 65 le cause di mortalità variano in maniera poco rilevante. Il cancro rimane la prima causa di morte anche in questa fascia di età, seguita dalle malattie cardiovascolari. Non ci sono invece la malattie respiratorie fra le cause più frequenti. Nell’ultimo decennio la mortalità in questa fascia di età si è ridotta per tutte le cause, tranne che per il cancro al polmone. Vi è stata una riduzione importante per malattie cardiovascolari ischemiche e incidenti da trasporto.

 

Autore /

Nata come interprete in ospedale, dove si è innamorata di tutto ciò che vedeva, diventa infermiera nel 2006. Prima in pronto soccorso e medicina d'urgenza, ora in rianimazione. Un master in area critica presso l'Università di Bologna e la laurea magistrale in Scienze Infermieristiche. Infermiera, moglie, mamma di una boxerina pelosa, ballerina a tempo perso. Profondamente innamorata della vita, e con tanta voglia di migliorare il mondo!