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Ragazza fuma una sigaretta
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Fumo e salute, le donne sono più a rischio degli uomini

A causa della loro fragilità fisica, le donne risultano essere più esposte alla comparsa di danni fisici provocati dalla sigaretta. A denunciarlo, l’Associazione italiana donne medico (Aidm) durante il proprio Congresso nazionale che si è tenuto a Salerno.

Le donne fumatrici aumentano

Sebbene ormai da anni si parli dell’associazione tra fumo di sigarette e comparsa di malattie gravi nelle donne, il numero delle fumatrici è in continua crescita. Secondo il report dell’Istituto Superiore di Sanità, in Italia le fumatrici sono 4,5 milioni. Mentre per i dati dell’Airc, nell’ultimo anno le donne che fanno uso di sigarette sono aumentate del 24%. Questo spiega perchè proprio nelle donne, a differenza degli uomini, siano aumentati i casi di carcinomi del polmone. E non solo. Il fumo provoca anche altri effetti dannosi per la salute della donna. Se n’è parlato durante il Congresso nazionale dell’Associazione italiana donne medico (Aidm) in corso a Salerno.

“Il fumo fa male a tutti – sottolinea Antonella Vezzani, presidente dell’Aidm – ma in maniera particolare alle donne, perchè sono più fragili. Gli effetti sono molteplici, dalla salute dei polmoni a quella riproduttiva, con le sigarette che possono danneggiare il feto durante una gravidanza. Purtroppo le donne, nonostante il messaggio sia chiaro, continuano a fumare, anche per i ritmi sempre più stressanti a cui sono sottoposte. Pur essendo loro che si prendono cura della salute della famiglia trascurano la propria”.

Quanto fumano le donne?

Secondo una ricerca commissionata nel 2018 dalla Fondazione Umberto Veronesi a AstraRicerche su 1.502 donne italiane fra i 15 e i 65 anni, il 34% di esse fuma 3 o più sigarette al giorno. Il 9,7% ha dichiarato di fumare o non tutti i giorni o a volte oppure 1-2 sigarette al giorno. E ancora, 10 donne su cento fumano almeno 16 sigarette al giorno. Inoltre, più di un quinto delle italiane vive con persone, uomini o donne, che fumano in casa.

Malattie legate al fumo

“Le sigarette – ha sottolineato, durante il Congresso Aidm, Maria Sole Chimenti, Professore associato presso l’Università degli Studi di Roma Tor Vergata e Presidente ReDO (Associazione delle Donne Reumatologhe) – influiscono anche sul rischio di artrite reumatoide, una malattia estremamente diffusa tra le donne. Nel caso specifico dell’artrite reumatoide, tipica malattia di genere, i dati – spiega – indicano come l’abitudine al fumo aumenti il rischio di sviluppare tale patologia. Si evidenzia inoltre come le modifiche negli stili di vita, come lo smettere di fumare, possano ritardare o addirittura prevenire l’insorgenza della patologia”.

Sul sito del Ministero della Salute, si evidenziano inoltre anche altri rischi per le donne, legati al fumo. Uno di questi è il rischio, nelle fumatrici non vaccinate contro l’Hpv (il paillomavirus umano), di sviluppare un tumore della cervice uterina. Il fumo poi è un fattore di rischio anche per lo sviluppo dell’osteoporosi o dei disturbi del ciclo mestruale, riduce la fertilità e durante la gestazione sottrae ossigeno al nascituro. Oltre, ad essere causa di numerosi altri tumori, tra cui quello del seno e del cavo orale.

“Per quanto riguarda le possibili alternative alle sigarette – sottolinea Vezzani – il giudizio è sospeso. Adottare un cambiamento è positivo, vuol dire che c’è una consapevolezza del problema e una volontà di arrivare a smettere. Ma è ancora presto per quantificare i possibili effetti positivi”.

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Siciliana d'origine, sono nata e cresciuta nel capoluogo di provincia più alto d'Italia, Enna. Una laurea in Giornalismo, una specializzazione in riprese e montaggio video e un diploma come Infermiera Volontaria della Croce Rossa Italiana. Dal 2008 sono iscritta all'Ordine dei Giornalisti. Lavoro come giornalista, videomaker, OSSS e mamma. Credo nel lavoro di squadra, nella forza del web, nella determinazione e professionalità. Creativa e avida di conoscenza, coltivo molti interessi. Non sopporto i “furbetti". Adoro confrontarmi con gli altri e mettermi alla prova, sul lavoro e nella vita privata.