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Una donna su 3 ha dolore pelvico, ma lo sottovaluta

Il dolore pelvico cronico è una patologia che colpisce una donna su tre. La maggior parte di loro però non ne parla col medico e finisce per sottovalutarla. A stabilirlo la ricerca “Il dolore pelvico: il punto di vista di ginecologi, delle pazienti e della popolazione femminile” condotto da Elma Research per conto dell’Osservatorio Onda.

Dolore pelvico, non è una scusa

Quante volte vi sarà capitato di sentire pronunciare dagli uomini frasi del tipo “mia moglie dice sempre di avere mal di pancia” come fosse una scusa. Senza pensare che magari quel dolore lei lo prova davvero e che non è proprio un mal di pancia, ma qualcosa di più invalidante che colpisce la zona più in basso. Quella che si trova tra l’addome e le anche. Un dolore improvviso, acuto o crampiforme simile ai dolori mestruali o sordo e costante.

Il dolore pelvico non è una scusa, bensì una patologia seria sebbene non sia sempre dovuta ad un disturbo grave. Può essere causa del ciclo mestruale con può non esserlo. Sicuramente provoca stress, disagio e nervosismo se non addirittura una vita impossibile.

Tra le cause ginecologiche più comuni ci sono:

  • i crampi mestruali
  • dolore a metà del ciclo
  • endometriosi, ossia parti di tessuto formatesi in zone anomale
  • fibromi uterini, ossia tumori benigni.

Esistono anche altre cause più gravi come per esempio gastroenteriti, tumori, cistiti, ascessi pelvici ecc.

Imparare a comunicare con il proprio corpo

Di dolore pelvico cronico dunque, secondo la ricerca effettuata da Elma Research per conto dell’Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere su 600 donne tra i 18 e i 55 anni, ne soffre una donna su tre. Di queste però soltanto una su 10 ha ricevuto una diagnosi medica.

Così come nel caso del mal di testa cronico, anche per il dolore pelvico cronico le donne non si rivolgono subito al medico. Chi ne soffre, da una parte, tende a sottovalutarne i sintomi e la gravità, non pensando che si tratti di una patologia. Dall’altra parte, non si informa correttamente.

Internet risulta essere ancora una volta il canale più utilizzato, facendo aumentare il rischio di imbattersi in fake news. D’altra parte le donne intervistate hanno evidenziato una carenza di informazioni istituzionali e altre una carenza mediatica, chiamiamola più ufficiale rispetto ad internet, tipo stampa e tv. Da non sottovalutare l’importanza di opuscoli e libri, considerati ancora una grande risorsa.

Al fine di rispondere a queste esigenze, è partita la campagna “Conoscere, comunicare, curare il dolore pelvico cronico”, che ha l’obiettivo di promuovere la sensibilizzazione e l’informazione su questa malattia, per aiutare le donne a dare un nome al proprio dolore e a comunicarlo al medico.

Un’app e un diario, strumenti gratuiti per aiutare le donne

Tra le novità, è stata lanciata una nuova app per la ginnastica intima femminile. Ricca di consigli si propone di aiutare le donne a comprendere meglio il proprio corpo e, nello specifico, il pavimento pelvico, contribuendo al miglioramento della qualità della vita.

Non meno importante il “Diario mensile del dolore pelvico femminile” per le donne che soffrono del disturbo.Uno strumento che è possibile trovare sul sito di e che può essere compilato giornalmente per almeno tre mensilità. Alla fine, si può stampare e portare dal medico per aiutarlo a stabilire una diagnosi corretta.

Autore /

Siciliana d'origine, sono nata e cresciuta nel capoluogo di provincia più alto d'Italia, Enna. Una laurea in Giornalismo, una specializzazione in riprese e montaggio video e un diploma come Infermiera Volontaria della Croce Rossa Italiana. Dal 2008 sono iscritta all'Ordine dei Giornalisti. Lavoro come giornalista, videomaker, OSSS e mamma. Credo nel lavoro di squadra, nella forza del web, nella determinazione e professionalità. Creativa e avida di conoscenza, coltivo molti interessi. Non sopporto i “furbetti". Adoro confrontarmi con gli altri e mettermi alla prova, sul lavoro e nella vita privata.