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Chi soffre di insonnia rischia ictus e infarto

Astabilirlo è un recente studio cinese pubblicato su Neurology. Secondo i ricercatori, le persone che soffrono di disturbi del sonno hanno maggiori probabilità di subire ictus, infarto e altre malattie cerebro o cardiovascolari. Per ridurre i rischi, suggeriscono, bisogna intervenire con terapie comportamentali.

Dormire fa bene alla salute

Per condurre una vita sana è necessario riposare bene. Sembra lo slogan di uno spot e invece si tratta di una formula quanto mai reale. E in effetti, dormire è molto importante per ricaricare le batterie del nostro corpo e aiutare la mente a rigenerarsi. Buonumore, consolidamento della memoria, assimilazione di contenuti, protezione dal deterioramento cognitivo, sono questi alcuni dei benefici del sonno sulla mente e lo stato d’animo di una persona che ha dormito e l’ha fatto bene.

Il sonno però abbiamo detto che aiuta anche l’organismo a vivere meglio. Dormire infatti agevola la crescita nei bambini ma anche la metabolizzazione dei grassi negli adulti, aiuta il sistema immunitario e la riduzione dello stress. Il sonno permette anche alla pelle di distendersi e rilassarsi, quindi è un rimedio naturale contro le rughe. Ma non dimentichiamo che dormire riduce anche i rischi di essere colpiti da ictus, infarto o malattie cardiovascolari.

A dichiarlo, in particolare, è un recente studio cinese pubblicato su Neurology, il quale ha stabilito che chi soffre di insonnia ha maggiori probabilità di soffrire di queste patologie. Inoltre, secondo Liming Li, dell’Università di Pechino e gli altri autori dello studio, ad ogni sintomo dell’insonnia sono collegati tassi più o meno elevati di cardiopatia ischemica e ictus.

Sintomi e cause dell’insonnia

Lo studio osservazionale, condotto in Cina su 487.200 partecipanti, dei quali 199.241 uomini e 287.959 donne, con un’età media di 51 anni, è durato dieci anni ed è partito da persone sane. Prive, cioè, di ictus, malattie coronariche o cancro. In questo arco di tempo, i ricercatori hanno determinato l’incidenza di malattie cerebro e cardiovascolari attraverso i registri delle malattie, i database nazionali delle richieste di risarcimento per le assicurazioni sanitarie e i registri delle residenze locali.

Ai partecipanti è stato chiesto se avessero avuto uno dei sintomi di insonnia almeno tre giorni alla settimana e in base alle risposte è stata associata una percentuale di rischio di contrarre un ictus ischemico:

  • a coloro che hanno dichiarato di avere avuto difficoltà ad addormentarsi o rimanere addormentati (11% degli intervistati), è stato dato un rischio del 9%
  • a quelli che hanno detto di svegliarsi troppo presto (10%), un rischio del 7%
  • alle persone che hanno dichiarato di avere avuto difficoltà di concentrazione durante il giorno per via della sonnolenza (2%), un rischio del 13%.

Le persone che invece hanno confessato di soffrire di tutti e tre i sintomi dell’insonnia, è stato dato un rischio maggiore del 18% di malattie cerebrovascolari o cardiovascolari, un rischio maggiore del 22% di cardiopatia ischemica e un rischio maggiore del 10% di ictus ischemico rispetto agli adulti non sintomatici.

Tutti i risultati hanno inoltre tenuto conto di altri fattori di rischio come il consumo di alcol, il fumo e il livello di attività fisica.

Consigli per dormire bene

Trattare l’insonnia dunque sembra essere il primo passo per prevenire alcune malattie. “Questi risultati – scrivono i ricercatori cinesi – suggeriscono che se siamo in grado di trattare appropriatamente le persone che hanno problemi a dormire, è possibile che si possa ridurre il numero di casi di ictus, infarto e altre malattie susseguenti”.

Ecco quindi come migliorare il sonno:

  • Fare sport. L’esercizio fisico, praticato non in tarda serata, aiuta infatti a migliorare la qualità del sonno.
  • Svegliarsi e andare a letto alla stessa ora. Questo serve a evitare di scombussolare il ritmo circadiano e a diminuire il bisogno di sonno durante le ore diurne a favore di quelle notturne.
  • Cambiare la dieta. Soprattutto a cena, bisogna mangiare cibi leggeri, come zuppe di verdure e legumi.
  • Creare il giusto ambiente. Spegnere gli apparecchi elettronici è una buona abitudine, così come tenere il cellulare lontano dal letto e mantenere la stanza completamente al buio.
  • Liberare la mente. Sicuramente il consiglio più difficile da seguire, soprattutto dopo una dura giornata di lavoro o le preoccupazioni quotidiane, ma sgomberare la mente dai pensieri aiuta ad addormentarsi prima e a dormire serenamente.
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Siciliana d'origine, sono nata e cresciuta nel capoluogo di provincia più alto d'Italia, Enna. Una laurea in Giornalismo, una specializzazione in riprese e montaggio video e un diploma come Infermiera Volontaria della Croce Rossa Italiana. Dal 2008 sono iscritta all'Ordine dei Giornalisti. Lavoro come giornalista, videomaker, OSSS e mamma. Credo nel lavoro di squadra, nella forza del web, nella determinazione e professionalità. Creativa e avida di conoscenza, coltivo molti interessi. Non sopporto i “furbetti". Adoro confrontarmi con gli altri e mettermi alla prova, sul lavoro e nella vita privata.