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Allarme tetano soprattutto negli anziani, l’Italia è in testa

Il report sul tetano, realizzato nel 2017 dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC), denuncia una situazione critica soprattutto per l’Italia. Su 46 casi confermati in Europa, 30 sono tutti nel nostro Paese e le fasce più a rischio sono donne anziane e bambini. La soluzione, mantenere un’elevata immunità da vaccino.

Il tetano colpisce ancora

Sebbene in Europa il vaccino contro il tetano esista dalla fine dell’800 e in Italia sia obbligatorio per tutti dal 1968, si registrano ancora casi di tetano. In particolare, nel 2017, si sono riscontrati quasi la metà dei casi evidenziati in tutta Europa (33 su 82). E tra il 2013 e il 2017 il 44,4% di tutti i casi europei (231 su 522).

A lanciare l’allarme il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, attraverso una ricerca che ha posto l’attenzione sulla necessità di vaccinare tutte le fasce d’età.

Cos’è il tetano

Il tetano è una malattia infettiva non contagiosa da persona a persona. Si trasmette attraverso le feci degli animali che contaminano l’ambiente. Per questo motivo è impossibile sconfiggerla se non attraverso il vaccino.

La malattia è causata da un batterio che si chiama Clostridium tetani. È presente in natura sia in forma vegetativa che di spore. Mentre queste ultime sono innocue e infatti si trovano normalmente nell’intestino degli animali e dell’uomo, il germe in forma vegetativa produce una tossina che causa i sintomi della malattia.

Il batterio può raggiungere l’organismo attraverso ferite profonde, può trasformarsi in forma vegetativa e produrre la tossina. L’incubazione varia da 3 a 21 giorni e si manifesta con delle contrazioni muscolari che iniziano dalla testa e finiscono agli arti. Si tratta di sintomi molto dolorosi.

La terapia prevede la tempestiva pulizia della ferita (laddove presente), la somministrazione di immunoglobuline specifiche anti-tetaniche per ridurre il rischio di morte, antibiotici e farmaci anticonvulsivanti e miorilassanti.

Anziani più a rischio tetano, ma anche i bambini

Secondo i dati presentati da ECDC, la fascia d’età maggiormente colpita sarebbe quella degli anziani over 65 ed in particolare, delle donne anziane. “Nel nostro Paese si registrano 40-50 casi l’anno, generalmente in persone anziane di sesso femminile – spiega in un’intervista a Tiscali news l’epidemiologo dell’Istituto Superiore della Sanità Gianni Rezza – L’antitetanica non era fatta prima dell’introduzione della vaccinazione universale a tutti i bambini, partita all’inizio degli anni ’60”. Così le persone nate prima di quella data non sono state vaccinate.

“Ma mentre gli uomini ci sono poi rientrati con la visita di leva e il servizio militare (per loro il vaccino era già obbligatorio a partire dal 1963) le donne sono rimaste scoperte. Le più a rischio sono quelle che vivono in zone rurali”.

È stato dimostrato però che anche i bambini non sono completamente al sicuro. Basti pensare ai due recenti casi di tetano che hanno visto coinvolte, sebbene in luoghi e momenti diversi, due bambine della stessa età non vaccinate. La prima ad ottobre a Torino e l’altra a giugno a Borgo Trento.

La Polonia segue l’Italia

A seguire l’Italia, come maggior numero di casi di tetano confermati, sempre secondo i dati ECDC, c’è la Polonia con 11 denunce, la Romania con 7 casi, la Francia con 4, la Danimarca con 2, Malta e Paesi Bassi entrambi con un caso. In Spagna invece su 6 casi denunciati solo uno è stato confermato, mentre dei 5 nel Regno Unito, 2 in Svezia, uno in Slovacchia, uno in Estonia e in Irlanda e 2 in Croazia e in Grecia, nessuno è stato confermato.

I casi si sono manifestati di più nei mesi caldi, quando sono aumentate le attività all’aperto, ma la spiegazione principale data dal Centro sull’elevato numero di denunce, riguarda una bassa copertura vaccinale.

Vaccinarsi è importante

Ecco perché tutti i paesi raccomandano non solo la vaccinazione ma anche le dosi di richiamo per bambini, adolescenti e adulti.

Secondo la più recente posizione dell’Oms sui vaccini antitetanici, sono raccomandate una prima serie fatta da tre dosi e una seconda, sempre di tre dosi, per il richiamo. Questo permette una protezione permanente contro il tetano, idealmente con almeno quattro anni tra le dosi di richiamo. L’immunità protettiva è persistente per 20-30 anni dopo che è stata somministrata una sesta dose di vaccino.

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Siciliana d'origine, sono nata e cresciuta nel capoluogo di provincia più alto d'Italia, Enna. Una laurea in Giornalismo, una specializzazione in riprese e montaggio video e un diploma come Infermiera Volontaria della Croce Rossa Italiana. Dal 2008 sono iscritta all'Ordine dei Giornalisti. Lavoro come giornalista, videomaker, OSSS e mamma. Credo nel lavoro di squadra, nella forza del web, nella determinazione e professionalità. Creativa e avida di conoscenza, coltivo molti interessi. Non sopporto i “furbetti". Adoro confrontarmi con gli altri e mettermi alla prova, sul lavoro e nella vita privata.