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Bambino sovrappeso
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Il 25% dei bambini ed adolescenti italiani è in sovrappeso 

Secondo i nuovi dati Istat, circa 2 milioni di bambini ed adolescenti italiani sono in soprappeso, ovvero circa il 25% del totale. Il trend è in calo, ma sono ancora tanti quelli con abitudini alimentari scorrette.

Obesità: 2 milioni di bambini ed adolescenti italiani è in sovrappeso

Un report dell’Istat sugli stili di vita di bambini ed adolescenti relativo al biennio 2017-2018  ha messo in luce che circa 2 milioni e 130mila soffrono di soprappeso o hanno abitudini alimentari scorrette.

Il 25% della popolazione fra i 3 e i 17 anni è infatti in sovrappeso, con un’incidenza maggiore nel sesso maschile (28% contro il 22% del sesso femminile).

I bambini assumono quotidianamente dolci, bevande gassate, snack salati e il 40% di loro non fa sport.

La situazione italiana e quella europea

L’Italia risulta essere tra i paesi con la più alta percentuale di obesità nella fascia di età fra i 7 e gli 8 anni. In Unione Europea un bambino su 8 fra i 7 e gli 8 anni è obeso, con le più alte percentuali a Cipro (20%) e in Italia e Spagna (18%).

Tuttavia il trend è in calo, seppur le percentuali risultano ancora alte. La fascia di età in cui i bambini sono maggiormente in soprappeso è quella fino ai 10 anni; al crescere dell’età, soprappeso ed obesità diminuiscono e dal 30% della fascia 3 – 10 anni si passa ad un 14,6% nella fascia tra i 14 e i 17 anni.

L’incidenza maggiore in Italia si registra al sud con il 32,7%, mentre al nord vi è un 18.8% e al centro un 29,9%. I tassi più alti si riscontrano in Campania, Calabria, Sicilia e Molise.

Attività fisica: 2 milioni di bambini e a adolescenti non la praticano

I dati Istat mettono in luce che circa 2 milioni di bambini e adolescenti non praticano alcuna attività sportiva. Circa 5 milioni di ragazzi tra i 3 e i 17 anni praticano uno o più sport regolarmente, mentre il 22% non lo pratica. La percentuale più alta di bambini che non pratica sport si registra fra i bambini tra i 3 e i 5 anni (46%), anche se in linea generale il trend è progressivamente in aumento.

Se l’aumento ha interessato principalmente il sesso femminile, rimangono comunque differenze importanti fra nord e sud, dove più del 25% dei ragazzi non pratica alcuno sport. Al nord le percentuali più alte di ragazzi che praticano sport si registrano a Bolzano, in Friuli-Venezia Giulia e in Valle d’Aosta.

La pratica sportiva mostra differenze importanti sulla base del titolo di studio e le risorse economiche della famiglia: i ragazzi che vivono in famiglie con status socio culturali più bassi sono infatti più sedentari.

Le abitudini in famiglia influenzano bambini ed adolescenti

Secondo il report Istat, i bambini e adolescenti più sedentari sono icoloro che hanno genitori con uno stile di vita sedentario e non praticano sport.

Inoltre, anche per quanto riguarda il peso, i figli con problemi di eccesso di peso hanno almeno uno dei due genitori in soprappeso o obesi. Se sono entrambi in soprappeso, lo sono anche i figli nel 37% dei casi.

Dai dati risultano essere maggiormente in soprappeso i figli che crescono in famiglie con risorse economiche scarse e quelle in cui i genitori hanno un livello di istruzione più basso.

I genitori influenzano nelle abitudini alimentari i propri figli e ciò dipende dalle caratteristiche socioculturali della famiglia: famiglie con un titolo di studio più elevato hanno infatti un’attenzione maggiore all’aspetto nutrizionale, sia per quanto riguarda il consumo quotidiano di frutta e verdura che  per quanto riguarda le quantità assunte quotidianamente.
Il consumo quotidiano di snack salati coinvolge l’8,5% di bambini e ragazzi (3-17 anni) che vivono in famiglie di status socioculturale più elevato e il 18,1% di quelli che hanno almeno un genitore con al massimo la licenza media.

Frutta e verdura: un minore su 10 ne consuma almeno 4 porzioni al giorno

Nel biennio 2016 – 2017  è emerso che il 74% dei bambini e adolescenti consuma frutta e verdura quotidianamente, ma solo il 12% ne assume 4 o più porzioni al giorno.

Il 28% assume dolci quotidianamente il 25% bevande gassate, ma quest’ultima percentuale è in calo. Per quanto riguarda gli snack salati, li assumono il 14% degli adolescenti con un’incidenza maggiore nella fascia 11 – 17 anni. I maggiori consumatori di snack salati sono nel mezzogiorno e al nord ovest, mentre quelli che assumono maggiormente dolci sono al nord e nelle isole.

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Nata come interprete in ospedale, dove si è innamorata di tutto ciò che vedeva, diventa infermiera nel 2006. Prima in pronto soccorso e medicina d'urgenza, ora in rianimazione. Un master in area critica presso l'Università di Bologna e la laurea magistrale in Scienze Infermieristiche. Infermiera, moglie, mamma di una boxerina pelosa, ballerina a tempo perso. Profondamente innamorata della vita, e con tanta voglia di migliorare il mondo!