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Vista, entro il 2023 la presbiopia si curerà con un collirio

Finora la soluzione più comoda e meno invasiva per correggere la presbiopia è stata quella di indossare un paio di occhiali. Allo stesso modo, è stato possibile ricorrere anche alla chirurgia con tecniche differenti. Ma il futuro ha in serbo una nuova cura per chi non vede da vicino. Si tratta di un collirio e del principio attivo Un844.

Il collirio che curerà la presbiopia

Tra pochi anni, esattamente entro il 2023, sarà possibile usare un collirio come cura alla presbiopia. Le ricerche attualmente in corso riguardano il principio attivo Un844 e una volta concluse sarà possibile commercializzare il farmaco. Ad annunciarlo a Basilea, in Svizzera, Novartis. “Saranno gocce oculari che penetreranno nel cristallino, ristabilendone l’elasticità – spiega Gaia Panina, Chief scientific officer della Divisione farmaceutica del Gruppo Novartis in Italia – Siamo ora nella fase iniziale dello studio del programma di sviluppo clinico”.

Ma cosa è la presbiopia?

Comunemente conosciuta come la patologia che non ti fa vedere bene da vicino, la presbiopia è un difetto visivo legato all’avanzare dell’età. La stessa origine della parola che deriva dal greco indica il vecchio, l’anziano. Di solito si manifesta dopo i 40/50 anni e le persone colpite non sono più in grado di leggere da vicino, di cucire o fare qualsiasi attività ravvicinata. Il problema nasce a causa del cristallino, che con l’età perde elasticità e diventa più rigido, così che da non riuscire più a mettere bene a fuoco gli oggetti più vicini.

Come riconoscerla e come curarla

I sintomi più comuni sono mal di testa soprattutto in serata, difficoltà di lettura o a stare davanti al pc, fastidio agli occhi nello svolgere attività manuali di precisione come infilare il filo nella cruna di un ago. La prima cosa da fare è, una volta notato il fastidio, rivolgersi ad un oculista e capire insieme cosa è possibile fare.
In realtà, la presbiopia non si può prevenire, perché la perdita di elasticità del cristallino è un meccanismo inevitabile. È però possibile seguire alcuni consigli come per esempio concedersi una pausa ogni 30 minuti se si lavora al pc; guardare spazi aperti e osservare luoghi lontani; trascorrere un po’ di tempo all’aria aperta.

In attesa dell’arrivo in commercio del collirio, bisogna affidarsi ai metodi tradizionali. Gli occhiali sono quelli più frequenti e ne esistono di diversi tipi:

  • gli occhiali da lettura, detti monofocali
  • gli occhiali bifocali, che correggono sia la vista da vicino che da lontano
  • gli occhiali progressivi, che correggono la vista da tutte le distanze e sono indicati anche per chi soffre di altri difetti. A differenza delle lenti bifocali, con gli occhiali progressivi la vista risulta più nitida e ben definita.

Altri metodi, sono la chirurgia con tecniche Lasik o cheratoplasitca conduttiva (Ck) e tecniche di chirurgia refrattiva laser che agiscono sulla cornea.

Autore /

Siciliana d'origine, sono nata e cresciuta nel capoluogo di provincia più alto d'Italia, Enna. Una laurea in Giornalismo, una specializzazione in riprese e montaggio video e un diploma come Infermiera Volontaria della Croce Rossa Italiana. Dal 2008 sono iscritta all'Ordine dei Giornalisti. Lavoro come giornalista, videomaker, OSSS e mamma. Credo nel lavoro di squadra, nella forza del web, nella determinazione e professionalità. Creativa e avida di conoscenza, coltivo molti interessi. Non sopporto i “furbetti". Adoro confrontarmi con gli altri e mettermi alla prova, sul lavoro e nella vita privata.