logo 1mela.it

Teenager triste
1Mela.it > Malattie > Il 20% dei teenager ha disturbi mentali

Il 20% dei teenager ha disturbi mentali

Secondo i dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, nel mondo tra il 10% e il 20% degli adolescenti soffre di disturbi mentali, con un’insorgenza sempre più precoce di malattie psichiatriche.

Sempre più giovani affetti da patologie psichiatriche

L’OMS ha reso noti i numeri degli adolescenti nel mondo che soffrono di problemi mentali o veri e propri disturbi psichiatrici. Secondo quanto emerso, fra l 10% e il 20% degli adolescenti soffre di questi problemi, e l’età di insorgenza delle patologie psichiatriche è sempre più precoce.

L’OMS lancia l’allarme e si chiede se l’abuso di sostanze o alcol durante la gravidanza possa avere ripercussioni cerebrali in questo senso.

Il Convegno Nomesia a Roma

Al convegno Nomesia “Adolescenti e giovani adulti. Quali terapie per quali malattie” si è discusso della necessità di dare risposte al disagio giovanile,  ai disturbi psichici e all’abuso di sostanze.

Dagli studi presentati al convegno, è emerso che l’inizio del consumo di alcol, nicotina, cannabis e farmaci avviene già nella pre – adolescenza fra i 13 e i 15 anni.

L’uso di queste sostanze interferisce con la maturazione cognitiva, emotiva ed affettiva della persona e per questo motivo i quadri patologici sono sempre più gravi, si cronicizzano e hanno ricadute sociali ed assistenziali importanti.

Il parere dell’esperto psichiatra

Paolo Girardi, professore di Psichiatria dell’Università La Sapienza di Roma, sottolinea l’importanza per la scienza medica di identificare le problematiche e dare risposte efficaci, perché i problemi attuali sono diversi rispetto al passato.

Girardi sottolinea che l’assunzione di droghe e alcol nella pre – pubertà e nell’adolescenza può provocare patologie psichiatriche di difficile gestione in età adulta.

Secondo lo studioso sarebbe utile riunire gli esperti per dare possibili soluzioni e fare investimenti in termini di salute. È inoltre importante capire a chi vanno indirizzati questi ragazzi e se è necessario coinvolgere già il pediatra e il sociologo oltre che lo specialista psichiatra.

Autore /

Nata come interprete in ospedale, dove si è innamorata di tutto ciò che vedeva, diventa infermiera nel 2006. Prima in pronto soccorso e medicina d'urgenza, ora in rianimazione. Un master in area critica presso l'Università di Bologna e la laurea magistrale in Scienze Infermieristiche. Infermiera, moglie, mamma di una boxerina pelosa, ballerina a tempo perso. Profondamente innamorata della vita, e con tanta voglia di migliorare il mondo!