
Nuovo biomarker del cancro del seno in premenopausa
Un nuovo tassello allo screening genetico
Il cancro della mammella in premenopausa è uno dei tumori che si manifesta in modo più aggressivo. Spesso dovuto ad una mutazione genetica, è per questo possibile individuarlo grazie ad uno screening in cui evidenziare i fattori di rischio. Tra questi proprio l’rs1429142, il nuovo biomarcatore scoperto dall’Università di Alberta.
“Più riusciamo a disegnare un quadro completo di tutti i geni e di tutte le varianti e mutazioni che contribuiscono allo sviluppo del cancro della mammella – afferma Sambasivarao Damaraju, professore del dipartimento di medicina di laboratorio e patologia presso l’Università di Alberta e membro del Cancer Research Institute of Northern Alberta – più vicini saremo alla messa a punto di uno screening genetico di questa forma di tumore, a livello di popolazione”.
A differenza di altre ricerche, quest’ultima si è concentrata sul tumore alla mammella delle donne in premenopausa e non in post-menopausa, periodo in cui generalmente il tumore si manifesta di più. Oggetto di studio, oltre 9 mila donne, alcune delle quali con diagnosi di cancro alla mammella (dell’Alberta Cancer Research Biobank) e altre, donne della stessa età, senza patologie tumorali (dell’Alberta’s Tomorrow Project).
I dati emersi dallo studio del Dna di queste donne hanno mostrato un’importante associazione tra la presenza del fattore rs1429142 e il rischio di cancro della mammella in premenopausa.
L’origine demografica come fattore di rischio
Lo studio in oggetto è partito inoltre dal presupposto che l’origine demografica possa determinare la presenza o meno di alcuni fattori di rischio del tumore al seno. Si tratta infatti della prima ricerca di questo tipo che prende in esame le donne di origine caucasica.
I ricercatori canadesi hanno poi validato i risultati anche sulle donne di origine cinese e afro-americana, scoprendo in effetti delle differenze. Le donne di origine africana portatrici di questo nuovo biomarker sono ad elevatissimo rischio di cancro della mammella in premenopausa, mentre quelle cinesi no.
“L’aver scoperto questo nuovo marcatore genico – conclude Damaraju – è come avviare Google map del mondo ad alta risoluzione per poi zoomare lentamente, fino a centrare l’immagine della propria casa. È come aver piantato una bandierina su un cromosoma, che potrà aiutare altri ricercatori ad effettuare delle ricerche più approfondite”.