
Insufficienza renale acuta, aumentano i ricoveri
Rene e insufficienza renale
L’insufficienza renale è una malattia che colpisce i reni e ne altera la loro capacità di filtrazione. Il rene è un organo in grado di depurare il sangue, preservando le sostanze “utili” al nostro organismo ed eliminando, attraverso le urine, le sostanze nocive e di scarto. Quando il rene non funziona bene, le sostanze nocive rimangono nell’organismo rischiando di diventare tossiche.
Il malfunzionamento del rene può comportare insufficienza renale che può essere acuta, se di breve durata e risolvibile, o cronica, se di lunga durata, spesso trattata con la dialisi. È una condizione pericolosa in ogni fase di vita della persona, ma in alcune condizioni diventa più severa e deve essere trattata efficacemente.
Insufficienza renale acuta in gravidanza: lo studio
Uno studio presentato al meeting dell’American Society of Nephrology, Società Americana di Nefrologia, ha messo in evidenza un aumento dei casi di insufficienza renale acuta (IRA) tra le donne in gravidanza dallo 0,09% nel 2012 allo 0,12% nel 2015.
A questo dato è associato un aumento del tasso di mortalità dallo 0,01% delle donne senza insufficienza renale acuta, al 2,6% delle donne con IRA. Il gruppo delle donne con IRA aveva inoltre un rischio di mortalità 14 volte maggiore e un rischio aumentato di 16 volte di avere eventi cardiovascolari.
Il tasso di ospedalizzazione correlato all’IRA era dieci volte più elevato per le donne con diabete.
Prevenzione, diagnosi e corretta gestione dell’IRA in gravidanza
Silvi Shah, responsabile dello studio, incoraggia i medici a controllare regolarmente la condizione dei reni durante i ricoveri ospedalieri. Sottolinea inoltre l’importanza della prevenzione, diagnosi e gestione dell’IRA nelle donne in gravidanza.
Le malattie renali acute sono infatti spesso legate alla gravidanza come la preeclampsia o le infezioni e quindi vanno escluse tutte le altre possibili condizioni patologiche in corso.