
Il 14% degli over 50 si fida poco del vaccino per l’influenza
Vaccino contro l’influenza: ancora molti gli italiani che non si fidano
Il vaccino contro l’influenza rappresenta il mezzo più efficace per prevenire l’influenza e le complicanze ad essa correlate.
Secondo l’accordo Stato Regioni “Prevenzione e controllo dell’influenza: raccomandazioni per la stagione 2019 – 2020” la vaccinazione antinfluenzale è raccomandata per le donne in gravidanza, i soggetti sotto i 65 anni con malattie croniche come BPCO, diabete e insufficienza renale e tutti i soggetti sopra i 65 anni.
Nonostante sia gratuito nelle persone sopra i 65 anni e venga facilmente somministrato dal medico di base, rimane alto il numero delle persone che decidono di non vaccinarsi.
Nella fascia di età degli over 65, nel 2018 solamente il 53% circa delle persone hanno deciso di vaccinarsi e il dato è in linea con gli anni precedenti e la causa è da attribuire alla mancanza di fiducia degli italiani nei confronti dei vaccini.
Secondo una ricerca realizzata dal Censis con la casa farmaceutica Sanofi Pasteur infatti, solamente il 32,7% afferma di fidarsi molto delle vaccinazioni; il 53,2% abbastanza, mentre il 14,1% si fida poco o per niente.
Secondo Mario Merlo, General Manager di Sanofi-Pasteur e responsabile del settore vaccinazioni della Sanofi, è necessario migliorare la programmazione delle campagne antinfluenzali per aumentare le coperture e offrire un migliore servizio al cittadino, come accade già in paesi come Australia, Canada e Gran Bretagna.
Merlo sottolinea inoltre l’importanza di informare al meglio i cittadini sui reali rischi correlati all’influenza, attraverso una comunicazione semplice e chiara.