
Bambini e ospedale: un orsetto per rendere tutto più dolce
Medi Teddy, il progetto no-profit per gli altri bambini
Ella, questo il nome della bambina, oggi racconta: “quando mi è stata somministrata la mia prima flebo, ero sorpresa ed un po’ impaurita, vedendo la quantità di fili e tubi che provenivano dal palo della flebo. E siccome ho visto che molti bambini provavano le mie stesse sensazioni, ho pensato di cercare di rendere l’esperienza della terapia endovenosa nei bambini, qualcosa di più “amichevole” e così ho creato il Medi Teddy. Spero che Medi Teddy possa aiutare gli altri bambini tanto quanto ha aiutato me”.
È per questo motivo che quella bambina, oggi cresciuta, ha creato l’orsetto “nascondi flebo” Medi Teddy, ed è nata un’organizzazione no profit per raccogliere fondi per realizzare Medi Teddy per tutti i bambini ricoverati.
Progetti per rendere più dolce l’ospedalizzazione
L’ospedale non è un bel luogo, bisogna ammetterlo. Fa paura a tanti, soprattutto a chi deve conviverci per lungo tempo e, soprattutto, fa paura ai bambini, che sono spesso spaventati, perché associano l’immagine dell’ospedale ad un evento traumatico e sempre più spesso lo associano alle loro cure, più o meno prolungate.
Da anni si sta cercando di rendere più dolce l’ospedalizzazione, attraverso la clownterapia e le zone relax piene di giochi negli ospedali.
Al Bambin Gesù di Roma, ad esempio, ci sono laboratori ludici e attività di pet terapy; in Francia i bambini arrivano in sala operatoria con un macchinina elettrica, che rende l’entrata nella grigia stanza qualcosa di glorioso e divertente.
È poi frequente che nei reparti di pediatria infermieri e medici abbiano ciabatte colorate con animali disegnati, scimmiette appese al fonendoscopio, e cuffie variopinte.
Psicologi e pedagoghi affermano che il gioco, in ospedale, è fondamentale per scaricare le energie ed affrontare i sentimenti in una maniera piacevole; per i bambini è fondamentale familiarizzare con ciò che li circonda, esplorando, maneggiando e giocando con il materiale dell’ospedale. E ancora di più, gli esperti attribuiscono un’importanza fondamentale al role play, utilizzando materiale sanitario.