
Magrezza contagiosa. Esperti: amici snelli aiutano a dimagrire
Dimagrire si può, grazie agli amici
Chi trova un amico trova un tesoro, ma non solo. Secondo gli esperti di Dottoremaeveroche, il sito della Federazione nazionale degli Ordini dei medici chirurghi e odontoiatri contro le fake-news, avere amici, soprattutto se in forma, può aiutare a mantenere la linea. “I comportamenti, come i virus sono contagiosi”, affermano. Basti pensare al famoso studio epidemiologico “Framingham“, dal nome della cittadina americana dove è avenuta la raccolta dati, sulla questione dell’obesità e delle relazioni sociali. Grazie ai medici statunitensi firmatari dello studio, è stato possibile ricostruire la rete di relazioni familiari e amicali di 5.124 persone, a loro volta legate a una comunità più allargata di 12.067 amici e parenti.
“Ciò che i ricercatori americani scoprirono – spiegano i medici – è che rispetto alle persone snelle, quelle obese hanno maggiori probabilità di avere amici, amici di amici e amici di amici di amici ugualmente obesi. Vale dunque la regola dei tre gradi di influenza: non soltanto tra amici diretti, ma anche a distanza, per così dire”. Lo stesso vale anche per i comportamenti in positivo. “Pensiamo ad esempio che il successo di interventi che puntano ad aiutare una persona obesa a dimagrire non solo possono avere effetto su di lui o di lei, ma anche sul suo compagno o compagna di vita: moglie o marito, insomma”, sottolineano i dottori.
Ecco perché, consigliano: “Se non hai un cane né sei pronto ad adottarne uno dal canile, potresti farti un amico che già ne abbia uno, con cui passeggiare portandolo nel quartiere o al parco a fine giornata. Anche se non farai i diecimila passi fatidici, sarà comunque molto utile per dimagrire o anche solo tenersi in forma”. Infine, “per avere più probabilità di dimagrire, non dovremmo cercare di ottenere la forma fisica di Federica Pellegrini (un obiettivo probabilmente frustrante perché non realistico). Piuttosto, funziona la strategia di coinvolgimento di chi è più prossimo insieme con un piccolo gruppo ma più allargato, perché in questo modo potremo mettere maggiore distanza tra noi e possibili influenze negative”.
Cos’è l’obesità?
Secondo la definizione della Nutrition Foundation of Italy, si chiama così la condizione caratterizzata da un accumulo abnorme di grasso nell’organismo, sotto forma di tessuto adiposo. Per diagnosticarla è possibile ricorrere a due esami: l’indice di massa corporea (Bmi) e la misurazione del grasso corporeo. Nel primo caso, si calcola come rapporto fra il peso e l’altezza. Nel secondo caso, si misura lo spessore del tessuto adiposo in corrispondenza delle pliche cutanee. E lo si fa con gli ultrasuoni, la Tac oppure con la risonanza magnetica.
Quali sono i rischi legati all’obesità?
Il sovrappeso è un fattore di rischio per la comparsa di numerosi disturbi:
- diabete di tipo 2
- coronaropatie e ictus
- sindrome metabolica
- apnee del sonno
- alcuni tipi di tumore
- fegato grasso
- complicazioni in gravidanza.
Vista la sua pericolosità e diffusione, l’Oms ha definito l’obesità un’epidemia che colpisce milioni di persone in tutto il mondo. Sempre più spesso bambini e adolescenti. Per diminuire i rischi per la salute è però possibile fare più di qualcosa. Per esempio, dimagrire, praticare regolarmente attività fisica e mangiare sano, sono i modi più semplici per perdere peso. Ma anche trovare la giusta motivazione aiuta a non demoralizzarsi. Farsi seguire da uno specialista e guardare all’esempio di persone vicine che ce l’hanno fatta può invece aiutare a raggiungere l’obiettivo più in fretta e con risultati più duraturi nel tempo.