logo 1mela.it

bambino davanti alla tv
1Mela.it > Benessere > Giovani, Iss: abitudini sbagliate e aumento di fenomeni estremi

Giovani, Iss: abitudini sbagliate e aumento di fenomeni estremi

Gli adolescenti italiani sono convinti di avere una buona qualità di vita, eppure dall’indagine dell’Istituto Superiore della Sanità risulta che le loro abitudini siano sbagliate. E non solo a tavola, ma anche sui social e nelle relazioni interpersonali. Preoccupanti i fenomeni del Binge drinking e del gioco d’azzardo.

Alimentazione scorretta

La fotografia dei comportamenti degli adolescenti, effettuata nel 2018 e arrivata dal Sistema di Sorveglianza HBSC Italia (Health Behaviour in School-aged Children – Comportamenti collegati alla salute dei ragazzi in età scolare) si discosta molto dalla percezione che i giovani hanno del proprio stile di vita.

L’indagine effettuata su quasi 59 mila studenti di tutta Italia, promossa dal Ministero della Salute, coordinata dall’Iss e da molte università italiane, insieme alle Regioni e alle Asl, mette in evidenza criticità legate alle loro abitudini alimentari, all’attività motoria, all’uso di sigarette, al consumo di cannabis e alcol. Oltre all’esperienza del gioco d’azzardo e dell’abuso dei social.

Per quanto riguarda l’alimentazione i problemi più grandi riguardano la prima colazione e il consumo di frutta. L’adolescenza è un periodo di transizione importante in cui una sana alimentazione è essenziale per prevenire malattie da adulto e impostare delle abitudini corrette per il resto della vita. Ma secondo i dati pervenuti dai questionari, i giovani la curano poco. Su 58.976 ragazzi (11-15 anni):

  • il 16,6% è in sovrappeso
  • il 3,2% è obeso
  • il 20,7% a 11 anni, il 26,4% a 13 anni e il 30,6% a 15 anni non fanno colazione
  • un terzo del totale non consuma frutta e verdura almeno una volta al giorno come raccomandato dall’Oms
  • il 14,3% degli undicenni, il 13,7% dei tredicenni e il 12,6% dei quindicenni consumano bibite zuccherate/gassate.

Perché la colazione è importante

Il corpo necessita di energia per iniziare bene la giornata e lo fa soprattutto con una colazione corretta, ecco perché rappresenta il pasto più importante della giornata. Non solo per chi va a lavoro, ma anche per i ragazzi che vanno a scuola.
Gli alimenti più adatti sono quelli che forniscono la giusta quantità di vitamine, minerali, fibre e antiossidanti. Tutto questo si può trovare nello yogurt, nei cereali, nel pane o nelle fette biscottate meglio se integrali, frutta secca, marmellata o miele. Saltare la colazione non serve a mantenere il peso-forma e non aiuta il cervello e i muscoli a partire e lavorare bene.

Giovani “vecchi”

A scuola, davanti alla tv, al computer o di fronte ai videogiochi. Quanto tempo i giovani italiani trascorrono seduti? Tanto. Secondo l’indagine dell’Iss, infatti, solo il 9,5% dei ragazzi intervistati pratica attività fisica e quasi un quarto trascorre più di due ore davanti ad un pc, console o internet. Questo vuol dire che la maggior parte di loro pratica una vita sedentaria, piuttosto che attiva come ci si aspetterebbe dai giovani. Secondo le linee guida del Ministero della Salute e dell’Oms, i ragazzi tra i 5 e i 17 anni dovrebbero svolgere ogni giorno almeno 60 minuti di attività motoria moderata-intensa.

Praticare attività fisica aiuta i ragazzi a svilupparsi meglio da tutti i punti di vista: cognitivo, fisico e mentale. Inoltre, le persone abituate sin da piccole a fare sport sono più avvantaggiate affinché diventi parte integrante del proprio stile di vita da adulti. Senza contare che il movimento fisico fa da supporto allo sviluppo sociale dei bambini e degli adolescenti, che grazie ad esso sono portati a fare scelte più salutari, evitando per esempio l’uso e il consumo di sigarette e alcol.

Dalle sigarette alle canne e al gioco d’azzardo

Dai dati emersi è risultato anche che l’11% degli adolescenti, 11-15 anni, con una differenza tra ragazze e ragazzi, fumi sigarette. Le 15enni italiane, 32%, fumano di più rispetto ai coetanei maschi, 25%. Mentre, se si parla di spinelli, il risultato s’inverte: 16% di consumatori maschi contro il 12% di consumatrici.

Se i dati dei fumatori sono rimasti più o meno invariati dal 2014 (12%) al 2018 (11%), non si può dire lo stesso dei fenomeni estremi legati al consumo di alcolici. Nel 2018, il 43% dei 15enni (38% nel 2014) e il 37% delle 15enni (30% nel 2014) ha fatto ricorso al binge drinking negli ultimi 12 mesi.

Cos’è il binge drinking?

Si tratta di una vera e propria abbuffata alcolica. Ossia, la persona decide di mischiare varie bevande alcoliche fino ad ubriacarsi. Solitamente si assumono 5 o 6 bicchieri in modo consecutivo e rapido, dunque senza sorseggiare ma mandando giù tutto in una volta. È una moda molto diffusa proprio tra i giovani, durante i party, in discoteca o nelle feste di fine anno scolastico. Praticare il binge drinking per troppo tempo può peggiorare le condizioni di salute: alterare la pressione sanguigna, i livelli di zucchero nel sangue e il colesterolo.

Fa parte dei fenomeni estremi anche il gioco d’azzardo. Più di 4 studenti su 10 ne hanno avuto esperienza e la maggioranza sono maschi (62%) rispetto alle femmine (23%). La quota a rischio di comportamenti sbagliati è pari al 16%.

Attenzione ai social

Uno dei dati più preoccupanti dell’indagine riguarda i giovani e l’uso dei . L’11% delle ragazze e il 7,8% dei ragazzi ne fa un uso improprio. Soprattutto le ragazze di 13 anni (il 19%) hanno dichiarato di preferire le interazioni on-line a quelle faccia a faccia, anche tra amici della cerchia più stretta.

Particolare attenzione va data anche alle abitudini sessuali, in netto aumento rispetto al passato. Il 21,8% dei 15enni (26,2% maschi vs 17,6% femmine) dichiara di aver avuto rapporti sessuali completi. Tra i contraccettivi, il preservativo è il più usato, seguito dal coito interrotto, dalla pillola e dall’uso di metodi naturali.

Il bullismo in Italia

Il dato positivo emerso dalla ricerca è che a differenza del resto d’Europa, in Italia il bullismo è meno diffuso. Gli atti di bullismo in particolare decrescono con l’età. E questo è frutto probabilmente del lavoro di squadra portato avanti da famiglia, istituzioni, scuola e società.

I dati parlano di un rapporto molto buono tra i giovani e coloro che li circondano:

  • più del 70% dei ragazzi (11-15 anni) parla molto facilmente con i genitori;
  • più dell’80% dichiara di avere amici con cui condividere gioie e dispiaceri
  • più del 70% di poter parlare con loro dei propri problemi.
  • oltre il 60% dei ragazzi ritiene i propri compagni di classe gentili e disponibili.
  • un ragazzo su 2 dichiara che gli insegnanti sono interessati a loro come persone
  • il 62,4% dei ragazzi dichiara di avere fiducia negli insegnanti.

Autore /

Siciliana d'origine, sono nata e cresciuta nel capoluogo di provincia più alto d'Italia, Enna. Una laurea in Giornalismo, una specializzazione in riprese e montaggio video e un diploma come Infermiera Volontaria della Croce Rossa Italiana. Dal 2008 sono iscritta all'Ordine dei Giornalisti. Lavoro come giornalista, videomaker, OSSS e mamma. Credo nel lavoro di squadra, nella forza del web, nella determinazione e professionalità. Creativa e avida di conoscenza, coltivo molti interessi. Non sopporto i “furbetti". Adoro confrontarmi con gli altri e mettermi alla prova, sul lavoro e nella vita privata.