
Oncologia, la IA scopre molecole anti-cancro degli alimenti
Dieta, l’arma low cost della prevenzione
Che la dieta sia uno degli elementi chiave della prevenzione è ormai risaputo. Una corretta alimentazione e uno stile di vita sano sono preziosi alleati per combattere il rischio di diabete, ictus, infarto e cancro. Partendo da prove scientifiche che hanno confermato come il 30-40% dei tumori potrebbe essere prevenuto grazie ad alcuni cibi, un gruppo di scienziati inglesi è andato a ricercare in quali tra questi fossero presenti le molecole anti-tumorali. Tutto grazie all’Intelligenza Artificiale.
Capace di svolgere funzioni e ragionamenti tipici della mente umana in modo autonomo, l’IA è ormai stata adottata da tutti gli ambienti e ha preso piede anche nella pratica clinica. Lo studio condotto da Kirill Veselkov del dipartimento di chirurgia oncologica dell’Imperial College di Londra e i suoi colleghi ne è una prova.
DreamLab, il supercomputer che compara i farmaci agli alimenti
Per capire un po’ di più sul lavoro svolto dai ricercatori bisogna partire dallo strumento utilizzato. Il suo nome è DreamLab e si tratta di una piattaforma in grado di fare calcoli simili all’uomo. Il primo step fatto dai ricercatori è stato quello di simulare l’azione dei farmaci anti-tumorali sull’interattoma umano. Ossia, l’intero set di interazioni molecolari all’interno di una certa cellula, per acquisirne informazioni. L’algoritmo è risultato in grado di riconoscere i farmaci anti-cancro con un’accuratezza dell’84-90%.
Il secondo passaggio dello studio, è stato fatto inserendo nella memoria di DreamLab 8 mila molecole bioattive negli alimenti e scoprirne le proprietà. Lo stesso algoritmo usato per i farmaci ha infatti evidenziato 110 molecole con potenzialità anti-tumorali, simili a quelle riconosciute nei farmaci. Tra queste, diverse classi come i flavonoidi, terpenoidi e polifenoli.
Grazie a questa scoperta proveniente dal mondo artificiale è stato possibile tracciare una mappa del cibo, dove i territori del mondo vegetale risultano essere i più sicuri. Frutta, ortaggi e verdura sono ricchi di molecole anti-tumorali (cancer-beating molecules o CBM). Ne sono un esempio il tè, fonte di catechine (epigallocatechingallato), terpenoidi (lupeole) e tannini (procianidina); gli agrumi, come le arance che sono ricche di didimina (flavonoide degli agrumi), obacunone e beta-elemene; le carote, il sedano, l’uva, il coriandolo, il cavolo.
Se assunte queste sostanze sono in grado di regolare l’attività dei mediatori dell’infiammazione e dei fattori di crescita, di controllare la proliferazione e l’invasione delle cellule tumorali, addirittura di frenare angiogenesi e metastasi.
La nuova rotta dei mercati dell’alimentazione
L’esistenza di una mappa che individui gli iper-alimenti, cioè quelli che contengono molecole anti-tumorali non è solo una stravolgente scoperta in termini di prevenzione, ma può davvero fare la differenza anche per l’industria alimentare. Grazie ai ricercatori e a DreamLab infatti, il mercato potrebbe decidere di investire maggiormente proprio su certi alimenti. Da questo ne trarrebbe certamente vantaggio anche il sistema sanitario mondiale che ridurrebbe le sue spese nella cura di malati tumorali.