
Epatite, oltre 20 casi provocati da integratori alla curcuma
Curcuma, il superfood che fa moda finisce sotto inchiesta
La notizia diramata direttamente dal Ministero della Salute ha suscitato non poco sconcerto. Sia tra chi sostiene che la curcuma sia un superfood, ossia un ingrediente benefico per molte patologie, sebbene non curativo, sia tra chi ne fa uso solo per seguire la tendenza del momento.
Lo “zafferano d’India”, come viene anche chiamata la curcuma, infatti è diventata una moda quasi irrinunciabile, al pari dello zenzero, al punto da farne spesso abuso. D’altronde la si può trovare ormai ovunque all’interno di bevande, cibi esotici, biscotti, tisane e anche integratori. E sono proprio questi ultimi ad essere finiti sotto inchiesta.
Materie prime contaminate?
Una delle ipotesi che riguarda i casi di epatite provocati dagli integratori alla curcuma, sostiene che ci sia la contaminazione di alcune materie prime, ossia radici inquinate finite poi dentro alle bevande. Il motivo sarebbe da ricercare nella mancanza di controlli nei paesi dove le radici vengono raccolte.
Per questo motivo, gli esperti dell’Iss stanno analizzando le capsule rimanenti delle confezioni che stavano assumendo i pazienti e i campioni degli integratori finiti sotto accusa. Mentre il Ministero della Salute ha ritirato una serie di lotti di integratori appartenenti ad aziende diverse.
Proprietà della curcuma
La curcuma è una spezia antichissima, usata da secoli non solo per preparare piatti tipici o bevande dissetanti, ma anche come rimedio contro varie patologie.
Non tutte le sue decantate proprietà benefiche sono state dimostrate dalla scienza, alcune sono ancora in fase di studio, mentre altre sono state riconosciute. Tra queste il suo potere antibatterico, anti-ossidante e anti-infiammatorio. Rimangono però ancora molti dubbi sulle quantità e modalità di assunzione.
Come si manifesta l’epatite colestatica acuta
L’epatite è un’infiammazione del tessuto epatico, il fegato e si divide in cronica e acuta, infettiva e non infettiva. Se – come in questo caso – si parla di epatite acuta, il decorso della patologia non avrà una durata superiore ai sei mesi e a volte svanisce da sola. Altre volte necessita di una terapia specifica che varia da persona a persona.
Nello specifico, l’epatite colestatica acuta non è infettiva né contagiosa e può essere causata da farmaci o tossine, come probabilmente è accaduto con gli integratori alla curcuma, che vanno a danneggiare il fegato, alterandone cellule e metabolismo.
I sintomi variano. In alcuni casi c’è una totale assenza di segnali, in altri si presenta prima come un’influenza con nausea, vomito, scarso appetito, dolori diffusi, mal di testa, stanchezza, febbre. E poi, con ittero, urine scure, feci chiare, fegato ingrandito ecc.
La diagnosi deve essere fatta dal medico tramite anamnesi e una serie di esami e la guarigione di solito avviene entro 20-45 giorni.